La scena è andata male, si dice spesso, perché non siamo riusciti a trasmettere alle nuove generazioni. Ho voluto fare un film proprio per dare un documento ai ragazzi più giovani.
Ma non sono uno di quelli che dice: ‘Ah non ci sono più i rave di una volta’. Sono stato a una festa un anno e mezzo fa ed era bella. A cambiare è stata anche la società. Fino a Genova al G8 c’era una spinta a cambiare; oggi c’è un magma indistinto.
Se questi ragazzi non sanno nulla insegniamoglielo, spieghiamo le motivazioni che stanno dietro alla cultura tekno, il tribalismo, il rito, la taz. E poi sono convinto che queste cose funzionino a cicli e che l’esigenza primaria, il bisogno di empatia, di ballare, ci siano ancora.