Questo è un piccolo glossario di termini che appaiono frequentemente e sono strettamente legati alla sottocultura di cui questo blog si interessa.
- 23: i membri del collettivo Spiral Tribe possono essere considerati i messia del movimento. Partendo da Londra, viaggiando per l’Europa, l’Asia e il Sud America hanno trasmesso quelli che sono i valori fondanti del
free party. Nei flyer apparivano come SP23 e la loro etichetta discografica era Network 23. Da qui il 23 è diventato un simbolo del movimento - Apero: usato dai francesi quando chiedono un passaggio. Significa che verrà offerto qualcosa di materiale in cambio
- Blu: le forze dell’ordine
- Benefit party: una serata organizzata da una crew per finanziarsi economicamente
- Centro sociale: spazi occupati, autogestiti, che portano avanti vari progetti. Molti collettivi sono partiti da qui. Approfondisci qui: http://isole.ecn.org/rukola/centri_sociali.htm
- Chillout: spazio, solitamente una tenda, relativamente isolata dal sound system dove riposarsi, chiedere assistenza e vivere qualche momento ad un ritmo più rilassato. Si chiede a tutti dentro la chillout di fare poco rumore, evitare movimenti bruschi e rispettare chi sta riposando
- Collare qualcosa: usato da chi chiede un passaggio. Significa che dividerà il costo della benzina e del viaggio.
- Collettivo: gruppo di persone che ha un ruolo centrale nell’organizzazione della festa
- Crew: il collettivo, ma più in particolare i proprietari del sound system
- Flyer: un volantino con delle informazioni sulla festa, numeri di telefono (le infoline) e delle grafiche. Generalmente sono distribuiti alle feste, talvolta si trovano pubblicati online
- Gabber: i tamarri dei rave. Quelli più politicizzati sono da evitare perché spesso hanno connessioni con ambienti di destra. È anche un genere musicale
- Infoline: numero di telefono da chiamare per avere la posizione della festa o le indicazioni per arrivarci. Solitamente richiedono un codice che funge da password
- Infopoint: stand alle feste che si occupa di prevenzione del danno e riduzione del rischio. Rivolgiti a loro se non ti senti bene o hai bisogno d’acqua
- Karnival: Teknival di carnevale
- PAF: participation aux frais, ovvero il contributo minimo da lasciare agli organizzatori. Indicato nei flyer delle crew francesi
- Presabbene: il buon mood. Chi non ha un buon mood in festa?
- Prevenzione del danno: l’idea di non condannare né incoraggiare l’uso di sostanze ma fornire uno spazio di discussione e soprattutto informazione. Uno stand di prevenzione del danno (infopoint) si occupa delle seguenti cose:
- creazione e distribuzione flyers specifici sulle sostanze psicoattive legali e illegali di più largo consumo nei contesti giovanili (descrizione, effetti, controindicazioni, indicazioni legali)
- costruzione di Chill-out Zones: zone di decompressione e allestimenti multimediali per rilassarsi all’interno dei contesti ricreazionali giovanili più affollati con distribuzione di bevande analcoliche e cibi energetici, preservativi (solitamente in maniera gratuita).
- drug-checking, ovvero informazioni riguardo la purezza delle sostanze attraverso vari test come quello del reagente di Ehrlich
- primo soccorso e interventi sul campo specializzati nel trattamento di overdose, mix pericolosi e abusi di sostanze psicotrope
- punto di ascolto, scambio di informazioni, esperienze, consulenze gratuite
- interventi di informazione e riduzione del danno presso scuole, centri giovanili, conferenze pubbliche istituzionali e momenti di formazione per operatori specifici
In Italia i collettivi più famosi che si occupano di riduzione del rischio e prevenzione del danno sono:
– Lab57
– Neutravel
– danno.ch
– Infoshock
Ci sono anche siti web che si occupano di queste tematiche e forniscono molto materiale:
– erowid
– tripsit (con chat di ascolto e support)
Approfondisci su: European Harm Reduction Network - Riduzione del rischio: vedi prevenzione del danno
- Sound System: il muro di casse, in generale tutto l’impianto audio della festa. Spesso usato per riferirsi alla crew che ha organizzato la festa
- Squat party: in Inghilterra usato come sinonimo di TAZ
- Stand: banchetto, più in generale piccolo spazio organizzato con qualche finalità (supporto, assistenza, informazione, vendita) in una festa
- T.A.Z.: Le Zone Temporaneamente Autonome sono un concetto introdotto nel libro T.A.Z., The Temporary Autonomous Zone, Ontological Anarchy, Poetic Terrorism (1991), l’opera più famosa dello scrittore
politico filo-anarchico Hakim Bey. Le zone autonome temporanee descrivono la tattica sociopolitica di
creare zone temporanee che eludono le normali strutture di controllo sociale. (da https://zonetemporaneamenteautonome.wordpress.com/cose-una-t-a-z/)
Più generalmente il termine viene usato per indicare una festa di ridotte dimensioni, spesso fra conoscenti relativamente stretti e con una forte connotazione di protesta e rivalsa. Nota: in Francia alcuni spacciatori usano il termine TAZ per indicare che hanno qualche sostanza da vendere; sono persone da evitare che sono alla festa solo per il profitto e commerciano roba di pessima qualità. Le crew li allontanano il prima possibile - Teuf: in Francia usato come sinonimo di festa, rave, TAZ
- Teknival: un rave di grandi dimensioni, della durata di più giorni
- Warehouse Party: squat party, in particolare in un capannone. Usato in Inghilterra
Loghi
Questi che seguono sono alcuni dei loghi che spesso vengono inseriti fra le grafiche del flyer.
Chi si buca non è tollerato.
Non condividere il flyer sui social. Generalmente intende anche di non pubblicare foto e video online, nè prima nè dopo la festa.
I fasci non sono tollerati. Generalmente intende che anche chi mostra atteggiamenti macisti verrà cacciato.